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VERTICI SANITÀ, #CALABRIA: CAMBIANO I NOMI MA NON LE LOGICHE

La notizia delle nomine effettuate dal Commissario alla Sanità calabrese, Saverio Cotticelli, per la guida delle ASP di Cosenza e Vibo Valentia, nonché per gli ospedali di Catanzaro e Reggio Calabria, lascia nuovamente basiti.
Insieme al collega M5S Francesco Sapia presenteremo presto un’interrogazione parlamentare per venire a capo della questione, chiedendo a chi di competenza di spiegare i motivi per cui, ancora una volta, ai vertici del SSR, vengano insediate figure di dubbia competenza in materia di sanità.
La Calabria continua ad essere terra di conquista, se una ricercatrice universitaria e commercialista, nel cui curriculum non risulta comprovata esperienza in ambito sanitario, è stata individuata per dirigere l’Asp di Cosenza; se a gestire l’ospedale di Reggio Calabria si vorrebbe un ingegnere, esperto qualificato per le fonti radiogene in strutture sanitarie; e se, addirittura, per timonare l’Asp di Vibo Valentia è stato proposto il reggente del policlinico universitario catanzarese, già tra i protagonisti della vicenda della nomina alla Re Artù, che facemmo saltare con specifico esposto alla Procura, del responsabile del polo integrato Inail-Asp di Catanzaro.
Sottolineo che l’ASP di Vibo Valentia ha già, di recente, attirato l’attenzione della cronaca: nel mirino de Le Iene, infatti, è finito proprio l’ex direttore del Dipartimento di prevenzione (oggi in pensione) Cesare Pasqua, colpevole -secondo le accuse di un collega- di aver piazzato la nuora proprio in quell’Azienda.
Ribadisco che il Decreto Calabria non è diventato legge per compiacere il solito sistema malato. Adesso basta: il Commissario Cotticelli spieghi dunque i motivi di tali nomine, faccia luce sui “mandanti”, chiarendo sulla base di quali fondamenti oggettivi e razionali tali decisioni siano state assunte.
E’ tempo di smascherare le logiche di questa gestione faziosa e miope della sanità calabrese: noi adotteremo qualsiasi iniziativa utile sulla base delle nostre prerogative parlamentari.