“Se il malaffare ha rovinato questo Paese, è l’ipocrisia che uccide la speranza”.
Se il nome del prof. Aiello sarà sottoposto a ratifica sulla piattaforma Rousseau io voterò NO.
Apriamo un dialogo serio e rapido guidato da una figura autorevole del MoVimento 5 Stelle che garantisca i nostri valori con tutte le forze pulite e trasversali della Calabria, a partire dalla Sinistra sui temi.
C’è assurda o voluta ambiguità che ci sta portando ad un suicidio politico.
Ci sono due linee politiche dettate da due capi Grillo&DiMaio.
Uno parla di progetti alti con la sinistra mentre l’altro cambia idea il giorno dopo il risultato delll’Umbria.
Nel frattempo, però, continuano a dire di essere d’accordo su tutto.
Mi rivolgo ai miei colleghi parlamentari del MoVimento, ai nostri consiglieri comunali, ai nostri attivisti e simpatizzanti e a chi ci ha votato in questi anni.
La possibilità e la responsabilità di indirizzare il corso storico-politico calabrese non ce l’avremo mai più. Il nostro elettorato ci punirà se avanzeremo una proposta non convincente e non aderente alle sfide del tempo.
Mi chiedo chi dei Portavoce o del M5S conosca il prof. Aiello tanto da farsi garante della sua figura ed esporlo all’elettorato chiedendo voti per lui.
Ritengo che una forza politica che sostiene un candidato Presidente, significa che sta garantendo per il suo percorso politico e per l’indirizzo che nel Consiglio regionale seguirà. Chi è il garante di questa operazione fra voi? L’elettorato e noi tutti dobbiamo saperlo. Questa operazione-Aiello mi pare politicamente incomprensibile:
- Non rappresenta l’anima del M5s. Infatti non è una figura aderente al percorso delle battaglie politiche che il MoVimento 5 Stelle ha intrapreso con coraggio sin dal 2013 in Calabria.
- Non rappresenta neanche una figura che strizza l’occhio alle forze sane di sinistra. Infatti, Aiello non ha avuto remora alcuna nell’offrire pubblicamente il suo fianco ed il suo contributo ad un Oliverio già fallimentare e già travolto da scandali ed inadeguatezze. Ricordo che oggi il Presidente uscente Oliverio non lo vuole nemmeno il PD, neanche regalato. Stanti così le cose, non reggerebbe neanche l’argomento di allearsi a sinistra per rafforzare il governo centrale.
- Si dice che rappresenti il “civismo”. Ma qual è la galassia di civismo che lo sostiene in Calabria? Perchè se esiste, ancora oggi non si è fatta sentire a suo sostegno. E se venisse eletto, magari come capolista di una sua lista civica: chi ci garantisce che porterà avanti le battaglie del M5S? Non vorrei che ci rinnegasse il giorno dopo aver cavalcato il M5S per raccattare voti.
Spero che qualcuno con più acume di me mi spieghi, punto per punto, questa operazione politica che il M5S calabrese sta intraprendendo.
Per quanto mi riguarda se si dovesse votare sulla nostra piattaforma – che si usa solo a piacimento dei Capi- per ratificare l’Operazione-Aiello, io, che valgo uno (su Rousseau) voterò NO❌.
Ieri Beppe ci ha detto di “non rompere i coglioni”. Ma lui non sa o fa finta di non sapere che vivendo In questi territori ho dovuto essere per forza una “rompicoglioni” perché qui per sopravvivere, per resistere, per combattere per diritti e servizi essenziali -che in altre parti d’Italia (tipo al nord dove vive lui) sono garantiti- bisogna essere per forza una “rompicoglioni”. Ognuno è quello che è sempre stato.
Nonostante le tue offese, in questa fase, concordo con la tua visione Caro Beppe e ti dico apriamo un dialogo serio e rapido guidato da una figura autorevole del MoVimento 5 Stelle che garantisca i nostri valori con tutte le forze pulite e trasversali della Calabria, a partire dalla Sinistra sui temi.
Avere idee, in tempi difficili è una risorsa. Avere paura, in tempi incerti è un demerito. Coraggio, la faccia pulita della Calabria deve ritrovarsi e fare uno sforzo di comunione. #CalabriaAlzaLaTesta!
P.S. Alle anime belle o a quelli che “i panni sporchi si lavano in casa propria” ricordo che se ci fossero sedi ufficiali, collegiali e democratiche in cui confrontarsi nel #M5s, le agenzie stampa ed i social non sarebbero l’unico strumento per esporre con trasparenza le proprie posizioni politiche.