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REVENGE PORN E CODICE ROSSO: NON CI SONO SCUSE PER LA VIOLENZA

Da oggi, si ampliano le tutele per tutte le vittime di violenza domestica: alla Camera continua la discussione del disegno di legge che, modificando il codice di procedura penale, velocizza i tempi per lo svolgimento delle indagini e dei processi, garantendo a chi ha subito maltrattamenti, violenze sessuali, atti persecutori e lesioni aggravate maggiore protezione per la sua incolumità.
L’obiettivo è dunque quello di impedire che ingiustificabili rallentamenti amministrativi mettano ulteriormente a rischio la vita e la sicurezza di donne e bambini vittime di violenza tra le mura di casa.
Secondo gli ultimi dati Istat, negli ultimi 5 anni sono state 4 milioni e 353 mila le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale e, solo nel 2018, 94 di loro hanno perso la vita.
Tra queste, ben 538 mila sono state vittime di ex partner.
Per questo motivo, la nuova normativa, oltre che ampliare la categoria dei reati penalmente perseguibili, a cui si aggiunge anche quello di #stalking, stabilisce che tra le aggravanti del reato di omicidio rientrino la convivenza e la relazione affettiva ANCHE SE CESSATE.
Sono previste inoltre pene più aspre per chi commette violenza sessuale in generale, di gruppo, o ai danni di un #minorenne.
Per questo, sono previsti anche specifici corsi di formazione per il personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Penitenziaria.
Una norma cruciale, che mira a combattere più efficacemente questo tipo di reati, purtroppo ancora estremamente diffusi a livello nazionale ed internazionale, e a mitigare le nefaste conseguenze fisiche e psicologiche della violenza che investono non solo la vittima, ma anche il nucleo familiare nella sua totalità.
Inoltre, il Movimento 5 Stelle ha appena depositato al Senato una Proposta di Legge che introduce il reato di #RevengePorn. Prevediamo fino a 10 anni di carcere per chi diffonde immagini a sfondo sessuale SENZA il consenso dell’interessato, e che ne conduca alla morte. Stabiliamo una maggiore prevenzione del fenomeno, attraverso un accordo con il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con la Polizia postale, per illustrare nelle scuole linee guida per un uso consapevole del web.