Avete mai sentito parlare del film andato in onda su Rai 1 “Liberi di scegliere”? Quello che racconta dell’impegno coraggioso del Presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, Roberto Di Bella, a favore dei ragazzi figli di ‘ndrangheta? Ecco, oggi, l’ho incontrato alla Camera dei Deputati. Vi racconto com’è andata.
Avete mai sentito parlare del film “Liberi di scegliere”? Quello che racconta dell’impegno coraggioso del Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Roberto Di Bella, a favore dei ragazzi figli di ‘ndrangheta? Ecco, oggi, l’ho incontrato insieme alla Vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni, al Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra e al collega M5S Devis Dori lo abbiamo alla Camera dei Deputati, per farci raccontare di quella che, da 25 anni a questa parte, è stata la missione della sua vita: impedire che i giovani, cresciuti in contesti sociali criminali, diventino preda della logica malavitosa della ‘ndrangheta in Calabria.
Sono stati 25 anni di impegno efficace, tangibile e lungimirante, concretizzatosi nell’omonimo progetto “Liberi di scegliere”, implementato in collaborazione con i Ministeri della Giustizia e dell’Interno. Un progetto durato due anni ed interamente mirato al recupero dei minori proveniente da famiglie mafiose, facendo leva sulla responsabilità genitoriale, elaborando circuiti informativi fra gli uffici giudiziari ed attraverso l’elaborazione di percorsi educativi e professionali specificatamente tarati sulle loro necessità e capacità.
Oggi, insieme al Presidente Di Bella, abbiamo deciso che queste realtà virtuose non possono rimanere confinate nel territorio calabrese. Al contrario, attraverso un radicale intervento normativo, le buone pratiche implementate nella provincia di Reggio Calabria devono poter essere applicate uniformemente su tutto il territorio nazionale, per il bene dei giovani e del loro futuro.
Con coraggio, con impegno, sulla strada aperta da figure eccezionali come quella di Roberto Di Bella, vogliamo operare per tutelare i nostri ragazzi e rendere il tessuto sociale del nostro Paese finalmente impermeabile alle mortifere logiche della criminalità organizzata.
#ParoleGuerriere