Da oggi le diverse aree geografiche del Paese possono considerarsi decisamente più vicine dal punto di vista delle infrastrutture. Ieri, infatti, il Consiglio dei Ministri ha varato una misura imponente: ben 4,6 miliardi il cui obiettivo è proprio quello di recuperare il deficit tra le varie regioni e, in particolare, tra il #Nord e il #Sud.Alla base della perequazione infrastrutturale c’è la ricognizione, da effettuare su tutto il territorio nazionale delle infrastrutture statali sanitarie, assistenziali, scolastiche, stradali, autostradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali che dovrà essere ultimata entro il 30 novembre 2021 dal Ministero delle infrastrutture. Entro il 31 ottobre 2021, gli Enti territoriali effettueranno la ricognizione delle infrastrutture di competenza non statale. Le Regioni e le Province Autonome comunicheranno i risultati alla Conferenza Unificata e al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri entro il 31 dicembre 2021.Dopo la ricognizione, un DPCM, entro il 31 marzo 2022, definirà le priorità e le azioni per il recupero del divario infrastrutturale e di sviluppo. Saranno considerate le specificità territoriali, la densità della popolazione e delle unità produttive. Il decreto individuerà inoltre i Ministeri competenti e la quota di finanziamento con ripartizione annuale. Il Governo Draghi, nel quale rappresento il Ministero del #Sud, si sta confermando attento e operativo. Con tenacia e costanza il #M5S sta facendo la sua parte per concretizzare nel Paese quel principio di equità territoriale per il quale battagliamo da tempo.