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Anche se il referendum sull’autonomia differenziata non si farà, bye bye Riforma Calderoli. Ecco perché

A questo link sono pubbliche le motivazioni della Corte Costituzionale sul giudizio di ammissibilità del referendum riguardante l’autonomia differenziata.

La Legge 26 giugno 2024, n. 86, voluta da Calderoli ed approvata da tutte le forze di maggioranza in Parlamento, aveva sollevato molti dubbi di rilievo costituzionale e compattato le opposizioni preoccupate dell’aumento dei divari territoriali e degli squilibri economico-finanziari che ne sarebbero derivati. Io ne avevo parlato qui.

La Corte Costituzionale ha respinto l’ipotesi di un referendum perché – dopo la sent, n. 192/2024 – la Riforma Calderoli era già stata svuotata di contenuto, essendo state dichiarate incostituzionali molte parti di quella legge. Sentenza che costringe il Parlamento a doverla riscrivere. Dunque, riguardo al quesito referendario, rimaneva soltanto un riferimento al principio del regionalismo differenziato così come previsto dall’art.116 co.3 della Costituzione; che non può essere oggetto di referendum ma solo di revisione costituzionale.

Lo stimato Prof. Stefano Ceccanti ed ex collega parlamentare ha commentato a caldo dicendo che: “Si tratta di una sentenza prevedibile e prevista ma soprattutto chiarissima”.

E’ ormai evidente a tutti, anche a chi vorrebbe vivere solo di propaganda o di bandierine politiche, che la legge sull’autonomia differenziata è tutta da riscrivere.

Intanto, c’è il macro tema messo in evidenza dalla Consulta che è quello della distinzione, necessaria da fare, tra “materie” e “funzioni”, precisando che solo quest’ultime possono essere devolute alle regioni in attuazione di una qualsivoglia autonomia differenziata.

Altra delimitazione riguarda l’impossibilità di trasferire persino le materie c.d. NO-LEP. Dunque niente accelerata sulle intese regionali se si tratta di materie NO-LEP per le quali sono comprese “funzioni” in grado di incidere sui diritti civili o sociali che abbisognano della previa determinazione dei LEP e dei relativi costi standard.

Infine, la Consulta ha precisato che, in base all’ordinamento europeo, su alcune materie NO-LEP come il commercio estero e le professioni non è possibile devolvere alcunchè.

Insomma, la legge va’ riscritta e la palla torna in campo nel Parlamento. Il lavoro di pressing mediatico e politico-istituzionale, a mio avviso, deve continuare per far sì che il dibattito parlamentare sia finalmente aperto ed articolato. Soprattutto spero che il dibattito pubblico non rimanga schiacciato, come accaduto fin ora, sulla propaganda di maggioranza e opposizione che è stata stucchevole quanto inutile ai fini della comprensione da parte dell’opinione pubblica di quanto stava accadendo.

Bisogna lavorare ad una mediazione politica che porti ad un testo sul regionalismo differenziato responsabile e sostenibile per le casse dello Stato, ma soprattutto solidale. Non si dimentichino le disparità territoriali e le difficoltà di partenza di molte regioni del Sud Italia.

L’Associazione degli Ex Parlamentari della Repubblica Italiana, di cui mi pregio di essere socia e coordinatrice per la Calabria, sta – da oltre un anno – dando un importante contributo al dibattito pubblico di livello giuridico, istituzionale e politico. La prossima giornata di studio sui temi dell’autonomia differenziata, alla luce della sentenza della Consulta e con un focus particolare sulla sanità si terrà il prossimo 14 febbraio 2025 alle ore 10 a Reggio Calabria:

Qui il comunicato stampa dell’iniziativa alla quale invito tutti a partecipare numerosi:

Trump e sistema Italia, quale ruolo per la politica del futuro?

Ho seguito in diretta il discorso di insediamento di Donald Trump, nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America. E di certo quei toni apocalittici mi turbano, per contenuti e linguaggio. Da un lato l’esternazione sfacciata di una precisa linea politica e culturale, quanto meno rende chiara la sua visione del mondo ed in un certo qual modo anche le contromisure da porvi.


Dall’altro, mi sembra sempre che il limite venga superato più e più volte. Pensavamo di aver ascoltato di tutto già in campagna elettorale e che poi una volta vinte le elezioni e tornato ad incarnare un ruolo istituzionale, Trump potesse recuperare una dimensione più sobria e conciliante (per quanto possibile alla sua personalità certamente eccentrica). Invece no, ogni giorno c’è da aspettarsi che vada oltre.
Di fronte al pericolo che corrono le democrazie occidentali ed anche alla perdurante debolezza dell’UE, mi sembra che il carico di responsabilità che incombe sui decisori politici di ogni Stato sia enorme. Qualcuno obietterà il fatto che di fronte alle élite finanziarie e ai magnati, vedi Elon Musk, rimane poco da fare alla politica schiacciata tra la necessità di riformarsi e le miopie dei singoli.
Ma questa visione nichilista del mondo e dell’umano non mi convincerà mai.
Non lo dico per spirito di idealismo romantico o velleitario, ma perché credo profondamente. Credo profondamente nella possibilità di autodeterminazione di leader e popoli nel corso della storia. Se è vero che la Storia è fatta di tornanti e ricorsi da ripercorrere, è altrettanto vero che il contributo irripetibile dei singoli cambia i destini e le strade che si possono percorrere. Spesso, è la tendenza cinica alla volontà di semplificazione dei processi, che sta svuotando le nostre democrazie di spirito e raziocinio. Tutti alla ricerca di scorciatoie che hanno come driver culturale ed economico la spinta capitalista all’accaparramento di cose e potere. Il mito dell’efficientismo, che nel caso di Trump diventa populismo autoritario tenendo conto che tiene accanto un eccitatissimo Elon Musk, vorrebbe convincerci che occorre cavalcare la tigre e che forse non ci restano che due possibilità. Da un lato, flirtare con i magnati e rinunciare all’autorevolezza delle istituzioni per non soccombere e alla fine sperare solo di sbarcare il lunario fregandosene delle future generazioni. Dall’altro, annegare nella deriva oltranzista della sinistra illiberale che “balla” il (fenomeno) woke che ci vuole liquidi e uniformati rispondendo inconsapevolmente (?) alla stessa logica capitalista che dicono di voler combattere.
Arrivata a questo punto, una considerazione radicale sulla necessità della cultura della mediazione va’ fatta, almeno dal punto di vista del sistema Italia. Le attuali leggi a spinta maggioritaria, hanno ucciso il “centro” e consentono l’emersione dagli abissi o se volete la caduta dal cielo soltanto di forze politiche-evento che, per innestarsi nel sistema politico odierno, possono devono far leva sulla propaganda anti establishment vista la disaffezione e astensionismo imperante. Lo abbiamo visto con il fenomeno 5 stelle per esempio, su cui ci sarebbe molto da dissertare sui costi e benefici di questa operazione nata movimentista e diventata istituzionale a tutti gli effetti. Ma non voglio soffermarmi su questo essendo stata protagonista di quella stagione e soprattutto della sua evoluzione, non del tutto compiuta ed ormai abortita. Mi interessa, invece, arrivare a porre questa domanda. E’ possibile che nel nostro sistema parlamentare si innesti una forza centrista su basi ed identità culturali antitetiche rispetto agli exploit politico-partitici ai quali siamo abituati? Mi spiego meglio. Può nascere in Italia una forza politica che si ispiri laicamente ma senza infingimenti alla tradizione cattolica, alla cultura della mediazione, popolare, democratica e riformista? Può nascere un nuovo partito transnazionale con una spiccata vocazione universale che, consapevole dei meccanismi globali, non rinunci alla fatica della costruzione programmatica dal basso e che sia pratica al punto da rischiare un’organizzazione gerarchica che dai territori ricostruisca una filiera politica e quindi anche istituzionale?
Queste domande possono apparire roboanti quanto ridicole, sia agli addetti ai lavori che a quelli cosiddetti “digiuni di politica”. Ma appariranno tali, lo ribadisco, solo ai cinici e ai pessimisti di professione. A chi ha cuore la democrazia e quindi la dignità della persona, dovrebbero apparire, esigenti sì…ma ineludibili se se si vuole contribuire attivamente all’evoluzione dei nostri tempi. Le trasformazioni epocali in corso, dalla tecnologia, all’emergenza climatica richiedono una svolta antropologica. Significa cioè ripensare interi paradigmi economici e socio-sanitari senza dimenticare le filiere di collegamento tra ogni settore della vita dell’uomo sull’intero Pianeta. Sì, a questo pensavo mentre guardavo in Tv il Presidente Trump.

Cis Calabria Svelare Bellezza: a Gasperina (CZ) 2,5 ml per un ostello della gioventù

NOTA STAMPA

Ecco un’altra opera finanziata dal “Cis Calabria – Svelare Bellezza” a Gasperina in provincia di Catanzaro: sono stati avviati i lavori di un ostello della gioventù per un valore di 2.550.000,00 euro. Sul posto è giunta, questa mattina, l’Ex Parlamentare Dalila Nesci, accompagnata dal Sindaco Gregorio Gallello. 

L’On. Nesci  ha voluto visionare il cantiere e si è congratulata con l’intera amministrazione comunale per essere riusciti ad avviare i lavori con successo e avere quindi acquisito definitivamente il cospicuo finanziamento che, la stessa onorevole, ha gestito durante il suo mandato di rappresentante del Governo Draghi.

Si tratta di lavori di adeguamento sismico e riqualificazione di un edificio comunale, sito su Corso Mazzini, da adibire ad Ostello della Gioventù. Nel progetto è prevista anche la riqualificazione dell’area antistante.

Il progetto proposto dal Comune di Gasperina, in linea con gli obiettivi del Cis Calabria voluto dall’allora Sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale On. Dalila Nesci, è stato elaborato proprio per svelare la bellezza dei luoghi ed in questo caso attraverso la riqualificazione di un edificio storico e del percorso urbano, con la realizzazione di sottoservizi più efficienti (come la rete dell’acquedotto, rete fognaria, rete illuminazione e rete Internet). E’ previsto anche il rifacimento della pavimentazione e la fornitura di 10 biciclette elettriche da poter utilizzare gratuitamente.

Ricordiamo che, il “Cis Calabria – Svelare Bellezza” ha finanziato ben 110 opere in tutta la Calabria per un valore complessivo di 227 milioni di euro. Si tratta di finanziamenti erogati nel 2022 e che entro il 2025 i comuni beneficiari dovranno finalizzare con l’appalto per l’affidamento dei lavori. Altrimenti andranno persi.

Così commenta Dalila Nesci, Già Sottosegretario di Stato per il Sud del Governo Draghi: “Mi sto recando in tutti i borghi dove il Cis Calabria ha finanziato opere che con successo si stanno avviando. Mi complimento con il Sindaco di Gasperina, Gregorio Gallello per la perseveranza e ottimo lavoro nell’utilizzo delle risorse ricevute. Ma la mia presenza vuole anche essere da sprone ed incoraggiare quegli altri sindaci del territorio che, pur avendo ricevuto i fondi del Cis Calabria, non hanno ancora avviato le gare di appalto per i lavori delle opere finanziate”.

“Nel mese di ottobre  – prosegue l’On. Dalila Nesci – ho inaugurato una strada turistica di collegamento fra più comuni a Drapia ed un auditorium a Limbadi in provincia di Vibo Valentia. La scorsa settimana, invece, sono stata a Santa Severina in provincia di Crotone per l’avvio dei lavori di arredamento urbano ed efficientemente energetico del centro storico. Oggi sono felice di essere nella bella Gasperina, in provincia di Catanzaro, per questo futuro ostello della gioventù che potrà creare nuovi indotti economici, scambi culturali ed accogliere viaggiatori. 

Si ricorda che, soltanto nella zona del Catanzarese, le opere finanziate sono molte e riguardano i comuni di: Soverato, Guardavalle, Cropani, Davoli, Marcedusa, Montepaone, Platania, San Mango D’Aquino, San Vito sullo Ionio, Sellia e Sellia Marina, Squillace, Taverna, Tiriolo, Caraffa di Catanzaro. Importanti finanziamenti sono arrivati anche a Comune e Provincia di Catanzaro. “Spero presto di avere notizie positive da questi comuni”, conclude l’Ex Sottosegretario Dalila Nesci.

QUI LINK CON TUTTE LE OPERE e gli IMPORTI FINANZIATI DAL “CIS CALABRIA SVELARE BELLEZZA”: https://politichecoesione.governo.it/media/3061/elenco-progetti_cis-calabria-svelare-bellezza_priorita-alta.pdf

Ho ricevuto una lettera

Leggere questi ringraziamenti mi ha commosso. Ma è pur vero che chi decide di servire le istituzioni, è mosso dal senso del dovere. E per me, è stato naturale agire così.

Questa è una storia esemplificativa di quanto vi dico.

La scorsa estate, un caldo 23 giugno 2024, l’Ordine dei TRSM (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica) e PSTRP (Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione) mi ha invitato per una riunione presso la loro sede di Reggio Calabria.

Li ho ascoltati ed abbiamo dialogato sui temi di loro interesse e sulle difficoltà che incontrano, nel contesto socio-sanitario della Calabria. Un incontro, molto interessante, che si è concluso con una loro richiesta di collaborazione istituzionale, al fine di sanare una lacuna legislativa che interessava la loro professione: ovvero restare in servizio sino ai 70 anni, come già previsto per i medici. Vista la criticità di reperire sull’intero territorio nazionale professionisti sanitari, questa svista del legislatore nazionale andava colmata.

Avendone preso cognizione, mi sono subito attivata con le mie relazioni istituzionali e politiche per far depositare un emendamento nel primo decreto utile. Ci sono riuscita nella Legge di Bilancio 2025, grazie alla sensibilità dell’On. Massimiliano Panizzut e la collaborazione fattiva dei suoi uffici, che hanno proceduto al deposito e a tutte le formalità. L’emendamento approvato e quindi divenuto legge, serve ad agevolare il rispetto della tempistica di erogazione delle prestazioni sanitarie e per ragioni di parità di trattamento, estende la disciplina di cui all’ art. 1, comma 164, della legge n. 213 del 2023, già applicabile agli infermieri, anche a tutti i professionisti sanitari di cui alla legge n. 43 del 2006 (professioni sanitarie infermieristica, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e delle prevenzione).

Quindi dalla riflessione fatta a Reggio Calabria, abbiamo risolto un problema di livello nazionale.

Ascolto, dialogo e concretezza, sono azioni necessarie in politica e per interagire nelle istituzioni democratiche. Non sempre è facile ottenere risultati, perché, spesso, il problema delle coperture economiche delle leggi diventa insuperabile. Ma con la volontà politica si può tutto.

Grazie a tutti coloro che hanno collaborato e risposto con prontezza nei loro ruoli istituzionali, politici e d’ufficio.

https://www.citynow.it/reggio-calabria-ordine-tsrm-pstrp-legge-bilancio-2025-servizio-fino-a-70-anni/Screenshot

GENTILONI SBAGLIA. HA RAGIONE MIELI.

Le ultime dichiarazioni di Gentiloni confermano la tesi espressa questa mattina da Paolo Mieli sul Corriere della Sera. I centristi, specie quelli del PD, dovrebbero compiacersi dell’eventuale messa a disposizione di personalità come Ruffini per la nascita di un nuovo Centro. Non si perda il focus: serve aggregare chi è oggi senza rappresentanza e non vota, mentre la qualità della democrazia si impoverisce.

Il Prof. Sabino Cassese dialoga con gli Ex Parlamentari

Un dibattito promosso dall’Associazione degli Ex Parlamentari con il Prof. Cassese, si è tenuto lo scorso 26 novembre nella Sala della Regina della Camera dei Deputati.

Si è approfondito il ruolo del Parlamentare e dell’ex parlamentare nella democrazia rappresentativa, ragionando su diritti, doveri, prerogative e limiti.

Qui il video completo dell’evento: https://webtv.camera.it/evento/26725

Sia Cassese che il Vicepresidente della Camera On. Mulé, hanno sottolineato l’importante contributo di esperienza e saggezza delle personalità che hanno “servito per molti anni, con serietà e dedizione, le istituzioni del nostro Paese”. E’ stata un’attestazione di stima nei confronti dell’intera Associazione alla quale – dal 1969 – aderiscono ex parlamentari di tutti i gruppi e di tutti i partiti politici. Obiettivo comune e primario dei Soci è la difesa della Costituzione della Repubblica e delle istituzioni democratiche.

In ordine, da destra:

On. Enrico La Loggia

On. Salvatore Sparacino

On. Dalila Nesci

On. Giuseppe Palumbo

On. Vincenzo Gino Alaimo

On. Mariapia Garavaglia

All’evento ha partecipato anche una rappresentanza del Liceo Scientifico Touschek di Grottaferrata (RM), accompagnati dalla Prof. Rita Bovio. ⬇

Fra i più giovani iscritti all’Associazione degli Ex Parlamentari della Repubblica:

On. Marco Rizzone

On. Federica Daga

On. Simone Baldelli

On. Dalila Nesci

On. Federica Dieni

On. Martina Parisse

La Calabria e l’Export. Strumenti operativi per l’Internazionalizzazione

https://www.rainews.it/tgr/calabria/articoli/2022/07/cal-luidigimaio-dimaiovibo-d0ed03ca-2c89-43cf-bb37-3a3c49d0e4ee.html

Sarà una giornata di lavoro dedicata alle imprese calabresi ed in particolare all’Export del comparto agroalimentare che si svolgerà lunedì 25 luglio in due sessioni presso l’Hotel 501 di Vibo Valentia a partire dalle ore 11 e 30. Ma vi dico di più.
Nel mio ruolo istituzionale, da Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale, sento ancor di più il dovere di fare da raccordo e favorire il dialogo con gli apparati dell’amministrazione centrale che hanno il compito di fornire supporto alle imprese del Sud.

Prima di dare luogo a questa iniziativa in presenza di giorno 25 luglio ho avviato un lavoro preparatorio con le associazioni datoriali della Calabria – attraverso una videoconferenza il 4 luglio – per far emergere con chiarezza i bisogni e le difficoltà legate allo specifico contesto in cui operano le PMI calabresi nel proprio percorso di internazionalizzazione. Nel corso della riunione sono intervenuti portando il loro punto di vista sul territorio Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato Imprese, CNA, CIA, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Unindustria, Confapi, Ordine dei Commercialisti, Unioncamere, CCIAA, Regione Calabria. Un confronto molto positivo che ha portato alla luce diverse tematiche tra cui quella della formazione che deve essere implementata, dei trasporti che vanno migliorati e della necessità di avere sul campo figure professionali che possano aiutare le PMI nella loro promozione all’estero.
Ho fortemente voluto questo momento di riflessione e di dialogo con gli imprenditori perché le aziende calabresi – come molte altre del Sud d’Italia – hanno tutte le carte in regola per uscire dai confini nazionali ed affermarsi anche sui mercati esteri con i loro prodotti.
Ma i valori dell’export al Sud – seppur in risalita nonostante la crisi economica – ed il numero di operatori coinvolti nel processo di internazionalizzazione sono ancora troppo bassi rispetto al resto del Paese. Molto spesso, infatti, le dimensioni aziendali sono limitate rispetto all’impegno e alle conoscenze richieste per affrontare questa sfida.
Dunque l’appuntamento del 25 luglio si svolgerà in due momenti diversi:
la mattina si discuterà con le Istituzioni preposte sul futuro dell’export dalla Calabria e sarà presente anche il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, la Viceministra del Mef Laura Castelli, il Presidente dell’Agenzia ICE Carlo Ferro, il Presidente dell’ordine nazionale dei commercialisti Elbano De Nuccio;
il pomeriggio ci sarà una sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate, al fine di consegnare alle imprese gli strumenti già attivi per l’internazionalizzazione (fondi, formazione, match domanda/offerta) attraverso la consulenza specializzata di Ice, Sace, Simest e Cdp.

Ho invitato a partecipare la Regione Calabria, avremo un contributo dal mondo universitario calabrese ed una testimonianza dell’imprenditoria femminile.
L’obiettivo di questa giornata di lavoro e di incontro è quello di poter rappresentare l’inizio di un affiancamento a quegli imprenditori calabresi che intendano, non solo aumentare il fatturato attraverso l’esportazione dei loro prodotti, ma anche cambiare il loro modo di concepire l’azienda, portandola ad essere sempre più moderna e competitiva in Italia e all’estero.

CALABRIA: COME ESPORTARE
ICE, CdP, Simest e Sace – Strumenti operativi per l’Internazionalizzazione

🗓 Data:
Lunedì 25 Luglio 2022

📍 Luogo:
Hotel 501, Vibo Valentia, via Emanuele Bucciarelli

SESSIONE 1 – mattina
👉🏻 CONVEGNO
Fra i relatori vi sarà la partecipazione in presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale On. Luigi Di Maio.

🕰 Orari SE.1:
INGRESSO IN SALA consentito agli accreditati dalle ore 10.30 alle ore 11.15
Inizio lavori 11.30


SESSIONE 2 – pomeriggio
👉🏻 STRUMENTI OPERATIVI PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE
La seconda sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate a questo form

🕰 Orari SE. 2:
14.30 – 15.20 – Strumenti operativi: ICE, CdP, Simest e Sace
15.30 – 17.30 – “B2B” consulenza personalizzata con le imprese

La seconda sessione pomeridiana sarà totalmente operativa e dedicata ai soli rappresentanti delle imprese accreditate, al fine di consegnare alle imprese gli strumenti già attivi per l’internazionalizzazione (fondi, formazione, match domanda/offerta).

Per qualsiasi esigenza puoi fare riferimento ai seguenti contatti:

Segreteria Sottosegretaria Nesci

(In) Un anno …

Un anno fa giuravo come Sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale. Un giorno carico di emozioni, che ha segnato la prosecuzione del mio impegno al servizio dei cittadini in una veste istituzionale. Da allora, con grande senso di responsabilità, ho portato avanti con la massima dedizione questo incarico per il Sud, per la Calabria, per la riduzione dei gap sociali, economici e territoriali. Questo primo anno è l’occasione per ripercorrere alcuni degli obiettivi raggiunti e delle azioni messe in campo a favore del Mezzogiorno, con lo sguardo già rivolto ai prossimi passi.

 ✅ Abbiamo approvato la Quota Sud per vincolare almeno il 40% delle risorse del PNRR al Mezzogiorno: una misura di equità, che sin dai primi bandi è stata rispettata e sulla quale continuiamo a vigilare costantemente. 

✅ Abbiamo istituito un fondo di perequazione infrastrutturale da 4,6 miliardi di euro per superare le disuguaglianze tra Nord e Sud. 

✅ Abbiamo introdotto misure di supporto per gli Enti locali con un concorso da 2.800 unità e un Fondo progettazione da 161 milioni di euro che consentiranno di aumentare la capacità progettuale. 

✅ Sulla base di queste misure lo SVIMEZ ha stonato che il Mezzogiorno crescerà del 12,4% nei prossimi anni: è una tendenza che vogliamo consolidare.   

✅ Durante questo primo anno di Governo abbiamo lavorato alla programmazione del Fondo di Sviluppo e Coesione: abbiamo 73,5 miliardi da investire nei prossimi anni per favorire l’equità territoriale.  

✅ Ho riservato un’attenzione particolare alla Calabria, lavorando a un Contratto Istituzionale di Sviluppo della nostra regione che ha l’obiettivo di svelarne a tutti la bellezza. Ho incontrato i sindaci di tutti i 404 Comuni calabresi, confrontandomi con loro sui progetti da adottare che presto verranno approvati rilanciando lo sviluppo della Calabria. Un piano straordinario per la crescita e la valorizzazione delle risorse ambientali, turistiche e culturali che ho fortemente voluto per far ripartire il nostro territorio. 

✅ Alla Calabria abbiamo destinato anche 1,4 miliardi per la transizione ecologica. Una cifra che consentirà di promuovere la crescita compatibile con l’ambiente nella nostra regione.

✅ Con una delibera Cipess abbiamo stanziato 465 milioni per le infrastrutture della Calabria. Con queste risorse si potranno finanziare interventi a favore della ss 106, della strada di collegamento per San Luca e dell’elettrificazione della linea jonica.  

✅ Altri 180 milioni di euro sono stati destinati alla Calabria per la costruzione di asili nido, indispensabili per garantire servizi essenziali alla popolazione e ridurre il divario di cittadinanza.

✅ Abbiamo destinato alla Calabria 163 milioni di euro per la rigenerazione urbana, risorse che verranno investite per il recupero e la riqualificazione degli spazi urbani. 

✅ 111 milioni sono stati stanziati per la Zes Calabria che consentiranno di realizzare collegamenti più efficaci tra le zone industriali e la rete infrastrutturale. Si tratta la cifra più alta dopo la Campania, che testimonia la grande attenzione per la nostra regione.

✅ Sono poi stati stanziati 17,2 milioni per lo sviluppo delle nostre aree interne, in particolare al versante Ionico-Serre, al Reventino-Savuto, alla Sila e Presila e all’Area Grecanica, per la quale è stato anche siglato un Accordo di Programma Quadro. 

✅ Infine, abbiamo destinato alla Calabria 13 milioni di euro per il fondo progettazione, che consentiranno ai comuni sotto i 30.000 abitanti di acquisire le proposte progettuali per partecipare ai bandi del PNRR.

Sono solo alcuni degli interventi finanziati a favore della Calabria, che riserva un posto centrale nelle politiche di sviluppo e coesione del Governo. 

Il mio impegno per la nostra regione ha riguardato le infrastrutture, dalla Salerno – Reggio Calabria alla ss106 fino alla fermata di Pizzo e al nuovo Tribubale di Vibo Valentia, la sanità, dal lavoro per il nuovo ospedale di Vibo Valentia fino alle misure per favorire il rientro del debito sanitario e superare in prospettiva il commissariamento, la legalità, dal potenziamento dei presidi di pubblica sicurezza al sostegno ai sindaci in prima linea contro la Ndrangheta, l’ambiente, dalla bonifica e depurazione delle aree marine fino allo sviluppo del turismo archeologico, la logistica e l’internazionalizzazione, dallo sviluppo del porto di Gioia Tauro al rafforzamento del sistema di trasporto aereo, l’occupazione, con le vertenze sindacali come quella dei dipendenti Abramo e Tim, insieme a tantissime altre tematiche. 

È stato un anno intenso, ricco di impegni in Aula, con le Commissioni parlamentari, al fianco dei colleghi deputati e senatori con i quali condividiamo l’obiettivo di far ripartire il Mezzogiorno. Un anno sul territorio, per confrontarmi direttamente con i cittadini, con le imprese, con gli amministratori locali ascoltando le loro istanze e lavorando per le soluzioni di cui la Calabria ha bisogno. Un anno da Sud, vissuto come sempre con la massima dedizione. 

Ora guardiamo al prossimo anno, un anno fondamentale che ci vedrà impegnati nell’attuazione del PNRR e della Quota Sud per il riscatto dei nostri territori. Un anno decisivo per ridiscutere le regole Ue, a partire dal superamento del patto di stabilità. Un anno strategico per portare a termine il lavoro fatto in questa legislatura, penso ad esempio alla legge Liberi di scegliere che sta raccogliendo consensi sempre più ampi intorno alla sua approvazione. Oppure alla norma Decontribuzione Sud, che ha consentito di sottoscrivere 592mila nuovi contratti e che deve essere resa strutturale. 

Un anno che richiederà ancora il massimo impegno per favorire la legalità, la crescita e l’occupazione, l’efficienza degli Enti locali e la coesione dei territori, per favorire lo sviluppo della Calabria, per far ripartire il Sud e, con esso, anche il Paese.

Infrastrutture: 4,6 miliardi per colmare gap tra nord e sud

Da oggi le diverse aree geografiche del Paese possono considerarsi decisamente più vicine dal punto di vista delle infrastrutture. Ieri, infatti, il Consiglio dei Ministri ha varato una misura imponente: ben 4,6 miliardi il cui obiettivo è proprio quello di recuperare il deficit tra le varie regioni e, in particolare, tra il #Nord e il #Sud.Alla base della perequazione infrastrutturale c’è la ricognizione, da effettuare su tutto il territorio nazionale delle infrastrutture statali sanitarie, assistenziali, scolastiche, stradali, autostradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali che dovrà essere ultimata entro il 30 novembre 2021 dal Ministero delle infrastrutture. Entro il 31 ottobre 2021, gli Enti territoriali effettueranno la ricognizione delle infrastrutture di competenza non statale. Le Regioni e le Province Autonome comunicheranno i risultati alla Conferenza Unificata e al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri entro il 31 dicembre 2021.Dopo la ricognizione, un DPCM, entro il 31 marzo 2022, definirà le priorità e le azioni per il recupero del divario infrastrutturale e di sviluppo. Saranno considerate le specificità territoriali, la densità della popolazione e delle unità produttive. Il decreto individuerà inoltre i Ministeri competenti e la quota di finanziamento con ripartizione annuale. Il Governo Draghi, nel quale rappresento il Ministero del #Sud, si sta confermando attento e operativo. Con tenacia e costanza il #M5S sta facendo la sua parte per concretizzare nel Paese quel principio di equità territoriale per il quale battagliamo da tempo.