Oggi i dati ‘Save the Children’ ci ricordano quanto sia grave la situazione della natalità in Italia e quanto sia difficile, soprattutto per le donne, la conciliazione vita-lavoro. È per migliorare la loro situazione, e incoraggiare tante giovani coppie che finora vi hanno rinunciato, a diventare genitori, che abbiamo intenzione di incrementare le misure a sostegno del welfare famigliare. Come annunciato dal nostro vicepremier Luigi Di Maio, infatti, sposteremo il miliardo avanzato dal Reddito di Cittadinanza per sostenere le famiglie che hanno figli. È una scelta che va nel verso giusto: quella di invertire la tendenza demografica negativa del nostro Paese e dare una mano concreta a tanti genitori alle prese, quotidianamente, con spese insostenibili per crescere i propri figli.
ANTIMAFIA ED EDUCAZIONE CIVICA NELLE SCUOLE
E’ stata approvata, in abbinamento alla Proposta di Legge sull’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole, un’altra Proposta, a mia prima firma, che prevede l’opportunità di introdurre, nelle scuole primarie e secondarie, l’insegnamento della storia del contrasto al fenomeno mafioso. Attraverso questa proposta, vogliamo permettere alle giovani generazioni di conoscere più a fondo il funzionamento della criminalità organizzata nel nostro Paese, fornendo loro dei validi strumenti per combatterne le logiche di violenza e sopraffazione.
Insegnando, insieme all’educazione civica quella del contrasto alle mafie, potremo dare l’opportunità ai nostri ragazzi di conoscere la storia delle tante personalità, passate e presenti, che si sono opposte con coraggio alle mafie sul territorio italiano: penso alla storia dei giudici Borsellino e Falcone e della testimone di giustizia Piera Aiello. E’ importante coinvolgere gli studenti in un percorso formativo di riflessione sulle cause e sulla portata del fenomeno mafioso, la cui natura camaleontica gli permette di adattarsi facilmente e velocemente ai cambiamenti economici, politici e sociali in atto oggi.
Desideriamo, quindi, fornire loro modelli di riferimento e di vita alternativi, attraverso una strategia educativa di tipo PREVENTIVO, che permetta loro di sviluppare elevate capacità di analisi delle mafie e di discernimento, rafforzando in loro l’adesione ai principi di legalità, giustizia e responsabilità sociale.
Non è possibile, oggi, prescindere da una più approfondita conoscenza del fenomeno mafioso, non quando la criminalità organizzata -secondo i rapporti ufficiali-, gode oggi di una pervasività sempre maggiore in numerosi ambienti imprenditoriali, economici e sociali del nostro Paese.
Il M5S, così, intende incentivare una seria e lungimirante opera di rivoluzione culturale, per rinvigorire e diffondere la cultura dell’antimafia tra le giovani generazioni.
LINK MIA PROPOSTA DI LEGGE –> http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.1536.18PDL0057030.pdf
ELEZIONI EUROPEE 2019: PRESENTATO IL PROGRAMMA DEL MOVIMENTO
Oggi, a Roma, abbiamo presentato il Programma del MoVimento 5 Stelle per le #ElezioniEuropee2019.
10 punti per riscrivere, anche in Europa, il futuro della politica italiana: dal salario minimo agli investimenti, dalla gestione dei flussi migratori alla tutela del Made in Italy, passando per la lotta all’evasione fiscale e all’emigrazione giovanile; un programma che punta la cuore degli interessi di ogni cittadino, per garantire ai lavoratori e alle famiglie maggiori garanzie e diritti.
Ma di cosa si occupa, nel dettaglio, questo Programma?
- DI LAVORATORI, FAMIGLIE E GIOVANI: Vogliamo garantire un #SalarioMinimoEuropeo per tutti quei lavoratori che oggi operano in condizioni di semi-schiavitù, percorrendo la strada già spianata dal #DecretoDignità. Diciamo #NO alle delocalizzazioni e al dumping salariale, perché ogni lavoratore ha diritto ad ottenere la stessa quantità di salario ovunque in Europa. Vogliamo predisporre specifiche misure economiche di sostegno alle #Famiglie e al #CetoMedio, perché l’azione dello Stato a favore dei cittadini più svantaggiati non può fermarsi al #RedditodiCittadinanza: è necessario focalizzare l’attenzione su tutta quella fascia di popolazione che viene spesso dimenticata dalle politiche nazionali, ma che rappresenta il pilastro della crescita economica e sociale del nostro Paese. Su questa scia, vogliamo impedire che ulteriori #FugheDiCervelli continuino a prosciugare le fila di giovani brillanti e sognatori a cui, qui in Italia, sono state spesso tarpate le ali: grazie al nuovo Fondo Nazionale Innovazione, finalmente le loro idee potranno concretizzarsi!
- DI INVESTIMENTI, IMPRESE & MADE IN ITALY: Dicendo #basta alle politiche di #austerity, vogliamo investire sulla #sicurezza del #territorio, sull’#istruzione, sulla #sanità e sulle #infrastrutture italiane, cominciando a misurare l’impatto delle nostre norme non più solo sulla base di qualche miope parametro europeo, ma sulla scorta dell’effettivo benessere che i cittadini potranno ricavarne. Vogliamo, poi, che le imprese INQUININO MENO: dopo aver sottratto finanziamenti alla costruzione di inceneritori, vogliamo siglare un #patto con l’industria italiana per una #riconversione #ecologica dei propri impianti. Infine, intendiamo proteggere, con tutte le nostre forze, la qualità del Made in Italy: in ogni accordo commerciale che verrà siglato, priorità sarà conferita alla protezione delle eccellenze italiane, tutelando i diritti e la salute dei nostri cittadini.
- DI POLITICHE MIGRATORIE: I confini dell’Italia sono i confini d’Europa. Su questo punto, vogliamo affrontare con l’Unione Europea un dialogo serio, lungimirante e costruttivo, che riscriva le regole della gestione dei flussi migratori nel nostro continente. Attraverso un più equo ed ordinato sistema di redistribuzione tra i Paesi europei, nonché tramite la definizione di accordi di rimpatrio con i diversi Paesi d’origine, cercheremo finalmente di rispettare il Principio di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità previsto dai Trattati europei.
- DI TAGLIO DEGLI STIPENDI E DEI PRIVILEGI & LOTTA ALL’EVASIONE: Come in Italia, anche in Europa vogliamo mettere un freno agli immotivati privilegi accordati a Commissari e Parlamentari, eliminando gli sprechi e tagliano gli stipendi che, a Bruxelles, arrivano a superare fino a 4 volte quelli dei parlamentari italiani. Infine, intendiamo recuperare tutte le risorse sottratte allo Stato in questi anni tramite una spietata lotta ai grandi #evasori.
Tutto ciò sarà orientato e calato in un’ottica di piena #sostenibilità ambientale, per cominciare seriamente a mitigare i terribili effetti dell’irresponsabile azione dell’uomo sulla Terra.
Siamo pronti, insieme a tutta la Circoscrizione #Sud, a fare di questa campagna elettorale un modo attraverso cui i cittadini possano conoscere, in ogni dettaglio, la linea d’azione che ci prefiggiamo di implementare: un #ProgrammaXCambiare, anche in #Europa.
NOMINE APICALI IN SANITA’: IN CALABRIA NON C’E’ PIU’ POSTO PER LE FURBERIE
Con propria direttiva, il Commissario alla Sanità Calabrese, Generale Saverio Cotticelli, ha bloccato il reclutamento di avvocati nelle Aziende del Servizio sanitario regionale, deliberato da commissari aziendali nominati dal governatore Mario Oliverio. Probabilmente il caos di questo periodo, che precede l’imminente entrata in vigore del decreto Calabria, aveva convinto qualcuno della possibilità di approfittare del momento per dispensare regali di fine regime in vista delle elezioni europee e regionali. Nella nostra regione mancano medici, infermieri e Oss a causa dell’insana politica del governatore Oliverio, che ha mantenuto e premiato responsabili di bilanci aziendali in rosso fisso. Pertanto non è ammissibile assumere figure che non servono, peraltro in attesa del blocco del turnover, causato dall’irresponsabilità cronica di Oliverio. Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, sta lavorando per far ripartire le assunzioni, indispensabili come l’acqua potabile. Intanto non consente a nessuno di agire fuori delle regole o contro il diritto alla salute. L’iniziativa assunta dal nuova commissario ad acta è un chiaro segnale di discontinuità rispetto alla gestione Scura e la dimostrazione della totale infondatezza delle accuse di connivenza dello stesso Cotticelli con Oliverio. Oltretutto la direttiva in questione prevede che, sulla base del fabbisogno reale e privilegiando il settore dell’emergenza-urgenza, si rivedano le autorizzazioni a suo tempo concesse da Scura alle singole Aziende. È poi in corso l’assurda procedura di selezione degli aspiranti alle direzioni amministrativa e sanitaria delle Aziende della sanità regionale. Nello specifico i colloqui si terranno il 30 aprile per i primi e agli inizi di maggio per i secondi. In poche ore dovranno esserne valutati troppi, e senza che il dipartimento Tutela della salute abbia verificato, come invece impone la legge, la diretta gestione di risorse umane, tecniche e strumentali da parte dei candidati, i quali in più casi, tra l’altro, hanno utilizzato Pec di strutture pubbliche e non personali, pare senza certificare l’incompatibilità con i membri della commissione valutativa. In proposito, io ed il collega @FrancescoSapia diffidiamo Oliverio perché faccia interrompere l’anomala procedura. In caso contrario denunceremo all’autorità giudiziaria tutti i responsabili politici e amministrativi del caso.
CALABRIA: PROTEGGERE LE MINORANZE LINGUISTICHE PER SALVAGUARDARE CULTURA REGIONALE
Ringrazio la collega Anna Laura Orrico, membro della Commissione Attività Produttive alla Camera, per l’attento lavoro dedicato ad un tema così delicato per la Calabria: le minoranze linguistiche costituiscono infatti un patrimonio determinante per l’arricchimento culturale del territorio. Per questo motivo, assicurare loro espressione e protezione è cruciale, affinché la bellezza eterogenea che contraddistingue la società calabrese possa continuare a fiorire e a diffondersi.
APPROVATO IN CDM IL “DECRETO CALABRIA”: GRANDI PASSI IN AVANTI PER RIVOLUZIONARE LA SANITA’
La pessima situazione in cui da tempo riversa la sanità calabrese è oggettiva e sotto gli occhi di tutti, eppure in 10 anni nessuno è riuscito a sanarla, a tutto danno dei cittadini che ancora oggi si vedono negare il pieno diritto alla salute e alle cure. Insieme a tutti i deputati e senatori M5S calabresi, prendiamo atto del coraggio che questo Governo sta dimostrando di avere nel combattere l’illegalità diffusa e le infiltrazioni criminali nel sistema sanitario della Regione: grazie in particolare al grande lavoro del ministro Giulia Grillo, con l’indispensabile contributo di tutta la compagine di Governo a guida Conte si stanno facendo grandi passi in avanti per il bene della Calabria. Da cittadini calabresi non possiamo che essere sollevati dalla pronta azione di questo Governo: il decreto approvato oggi in Consiglio dei ministri definisce la strada da percorrere per tornare a offrire servizi sanitari adeguati a partire dallo spoils system dei manager nominati dal presidente Oliverio, responsabili dei disavanzi di bilancio e del drammatico abbassamento del livello dei servizi.
E’ ora di invertire la triste tendenza dell’emigrazione sanitaria e di tornare garantire a tutti i calabresi servizi efficienti: la sanità non può essere un lusso.
SANITA’, M5S: A FIANCO MINISTRO GRILLO PER RIDARE SERVIZI DECENTI A CITTADINI CALABRESI
Dopo anni in cui abbiamo denunciato senza sosta la mala gestione della sanità calabrese, finalmente possiamo passare all’azione di governo grazie al grande lavoro che sta svolgendo il nostro ministro Giulia Grillo. Nel Consiglio dei Ministri che si terrà domani a Reggio Calabria si porranno le basi per risanare una situazione drammatica e giunta al limite: un decreto di emergenza per il commissariamento del servizio sanitario della Regione è l’unica strada per tornare a dare servizi decenti ai cittadini.
Come Deputati e Senatori calabresi siamo particolarmente fieri di poter iniziare a riparare all’irresponsabilità del presidente Oliverio di centro sinistra e dell’inesistente opposizione del centrodestra: condividiamo in pieno l’azione del ministro Grillo e siamo al suo fianco, nonostante impegni di Aula ci impediscano di essere lì fisicamente. I governi passati hanno utilizzato la Calabria come serbatoio di consensi e voti, chiudendo gli occhi sull‘infiltrazione della ‘ndrangheta e l’illegalità diffusa, anche nell’ambito sanitario. Il Governo del cambiamento, al contrario, ha il coraggio di accendere un faro di legalità e trasparenza. Serve il supporto dei calabresi onesti in quest’opera rivoluzionaria di risanamento dei diritti e dei servizi sanitari.
Nota Stampa Parlamentari Calabresi M5s
SCANDALO UMBRIA: ABBIAMO GIÀ LA LEGGE PRONTA PER RIVOLUZIONARE LE NOMINE DELLA DIRIGENZA SANITARIA
Dopo il clamore mediatico degli scandali della sanità Umbra, siamo pronti a legiferare. Vi spiego cosa dice il mio testo di legge già depositato alla Camera dei deputati.
Risalgono a pochi giorni fa le rivelazioni che inchiodano la (ormai) ex Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’ex Direttore Generale dell’azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca. Intercettazioni vergognose, che rivelano quanto marcio si nasconda sotto la superficie patinata della vecchia politica italiana, quella del nepotismo e dei favoritismi clientelari.
Una nuova crepa nel cuore dell’Amministrazione PD del Paese, che conferma la necessità di un cambio di passo coraggioso e radicale verso una rinnovata gestione politica della cosa pubblica, a livello locale quanto nazionale.
Una ferita ancor più dolorosa, dato che, a farne le spese, è la salute dei cittadini.
Come ha affermato la Ministra Giulia Grillo a seguito della notizia, è inaccettabile che il sistema sanitario italiano risponda a logiche politiche di potere e prevaricazione.
Per il MoVimento 5 Stelle, questo concetto è chiaro da un bel po’: già durante la scorsa Legislatura, abbiamo lottato per recidere il legame nefasto tra politica e sanità. Un intreccio pericoloso che ha già posto molti ostacoli ai cittadini nell’accesso alle cure.
Anche in questa Legislatura, il nostro impegno ha dato i primi frutti concreti: ad ottobre 2018, abbiamo presentato una Proposta di Legge alla Camera, a mia prima firma, che obbligherà le Regioni a fare scelte trasparenti, senza alcuna discrezionalità.
Con questa legge, di fatto, facciamo diventare l’elenco nazionale dei direttori generali una “graduatoria” dalla quale far attingere le Regioni.
Finalmente le Regioni, che vorranno fare nomine apicali in sanità, dovranno scegliere solo per titoli colui che si trova più in alto nella “graduatoria” dell’elenco nazionale e che ha manifestato disponibilità per quel dato incarico.
Si azzera la discrezionalità, dunque, sia del Presidente di Regione, che del direttore generale nella nomina dei direttori sanitari e amministrativi.
Prevediamo la sospensione degli incarichi dirigenziali in sanità per condanna -anche non definitiva- per danno erariale da parte della corte dei conti, in relazione a condotte dolose.
In più, si prevede che chi è decaduto dall’incarico per gravi e comprovati motivi (es. aver generato un grave disavanzo finanziario o aver violato apertamente le norme di legge o di regolamento o del principio di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione), NON potrà più essere inserito nell’elenco.
Alla luce della gravità dei fatti avvenuti e della disponibilità del Governo ad agire, speriamo che tutto il Parlamento, unito, legiferi presto sull’argomento.
Fuori la politica clientelare dalla sanità!
Dalila Nesci a “Un giorno da pecora”
Trasmissione “Un giorno da pecora” del 15/04/2019
CALABRIA, OLIVERIO ABBIA IL CORAGGIO DI SPIEGARE LE NEFASTE CONSEGUENZE DELLA MALA GESTIONE SANITARIA
Insieme al collega M5S Francesco Sapia, chiediamo che il governatore Mario Oliverio spieghi ai calabresi i motivi reali spiegazioni degli imperdonabili ritardi burocratici sulle nuove assunzioni di personale nelle 9 Aziende del Servizio sanitario regionale. In queste strutture mancano più di duemila figure necessarie ad assicurarne il normale funzionamento, così come gli organici minimi per gestire i turni e riposi prescritti dalla legge, con gravi rischi per i pazienti, per i medici, gli infermieri e gli altri operatori.
Insieme, abbiamo lungamente denunciato l’operato del presidente Oliverio, ricordandogli che una sanità di qualità si costruisce tramite le risorse umane, non attraverso frodi e favoritismi. Eppure, Oliverio non ci ha mai risposto. Al contrario, ha totalmente ignorato l’allarme che abbiamo lanciato, perseverando nel suo comportamento irresponsabile. I milioni di euro di buco nei bilanci delle Aziende sanitarie della Regione, ne sono un esempio. Un dissesto finanziario frutto di cieche strategie nepotistiche, che hanno permesso ai fedelissimi del governatore di ricoprire i vertici aziendali del settore sanitario calabrese. Vertici per cui lo stesso Oliverio è stato denunciato alla Procura di Catanzaro e alla Corte dei Conti, ma che, paradossalmente, sono stati addirittura in grado di ricevere lauti premi di produttività.
Un dissesto morale, oltre che finanziario, che presto porterà al blocco delle assunzioni in sanità, come previsto dalla normativa di riferimento.
A seguito di ciò, le Aziende hanno trasmesso dopo circa 10 giorni i dati sulle graduatorie valide del personale, richieste dagli attuali commissari di governo per procedere allo scorrimento prima dello stop del turnover. Tuttavia, i calabresi sappiano che per il sistema burocratico calabrese il fattore tempo ha sempre importanza secondaria.
Un sistema burocratico che non risponde ai bisogni urgenti degli ospedali, di cui lascia scoperto il settore dell’emergenza-urgenza, mentre assicura il posto in reparti che sono ancora tutti da realizzare.
Per non parlare del mancato scorrimento delle graduatorie degli autisti del 118 e degli infermieri, della beffa delle Aziende nei confronti di precari storici e della guerra tra poveri che il palazzo regionale ha creato nell’indifferenza dei propri apparati burocratici. Un sistema che ha preferito continuare a garantire vecchi privilegi, come quelli previsti per il policlinico universitario Mater Domini.