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Un Contratto di Sviluppo per “Svelare bellezza” in Calabria: 227 milioni di euro, per 110 opere diffuse sul territorio

Se il Mezzogiorno del Paese sconta, da troppi anni, forti carenze in materia di industrializzazione, infrastrutture e servizi e P.A., la Calabria è, per molti aspetti, più marginalizzata ma non per questo priva di condizioni e opportunità di sviluppo. 

Durante il Governo Draghi, furono molte le strategie territoriali messe a sistema per sostenere percorsi di sviluppo e benessere di territori specifici, con l’obiettivo di rafforzarne l’identità economica e sociale e quindi anche il protagonismo e la responsabilità nelle scelte d’intervento. Penso alla Clausola 40% delle risorse PNRR e per investimenti ordinari per il Sud, alla SNAI, alle ZES, alle ZLS, agli investimenti per infrastrutture sociali nel Mezzogiorno, ai Contratti Istituzionali di Sviluppo. Questi ultimi, si sono dimostrati un efficace strumento per la distribuzione di finanziamenti e la messa a terra di progetti strategici, riuscendo a superare steccati istituzionali e ritardi della burocrazia, moltiplicando le opportunità di sviluppo del Sud.

Di certo, non bisogna tacere sui rischi di mancata realizzazione delle opere o eventuale perdita o distrazione dei finanziamenti. Ciò impone, a istituzioni e autorità in primis, di vigilare attraverso un attento monitoraggio ed un supporto agli amministratori locali, per comprenderne le difficoltà o rilevare lentezze tecnico-burocratiche.

Del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) dedicato alla Calabria, mi sono occupata, in qualità di Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale del Governo Draghi. Il 2 agosto 2022 è avvenuta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPESS n. 30 per il CIS «Calabria – Svelare bellezza». Volevamo investire sul patrimonio produttivo e culturale del territorio, creando le condizioni materiali per favorire la crescita della Calabria e superarne gli stereotipi negativi, svelando a tutti la sua bellezza.

Sono stati destinati ben 226.970.123,12 € dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, per realizzare 110 interventi nei settori dell’ambiente, della cultura e minoranze etnolinguistiche, del turismo (enogastronomico, sportivo e religioso), dei trasporti e mobilità sostenibili (in via complementare agli ambiti elencati). Finanziamenti che devono essere utilizzati, con obbligazioni giuridicamente vincolanti, entro tre anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPESS di cui sopra. Il CIS Calabria, avviato 19 ottobre 2021, è avanzato attraverso un dialogo serrato e costruttivo tra Governo e Regione Calabria, coinvolgendo oltre 400 sindaci e amministratori locali.

La partecipazione  copiosa alla “chiamata” del Contratto, si è potuta realizzare mediante un’articolata rete di relazioni interistituzionali e attraverso il metodo del dialogo e della concertazione. Il CIS, intitolato “Svelare bellezza”, ha dunque seguito un iter adattato alla realtà calabrese, tenendo conto sia delle necessità istituzionali che politiche. Compito fondamentale di un rappresentante di Governo è, infatti, quello di rispondere precipuamente alle responsabilità istituzionali e ai ritmi dell’attività Parlamentare, ma anche quello di mantenere una visione politica di insieme rispetto alla tenuta del Governo stesso e alla possibilità di raggiungere obiettivi concreti in tempi utili per il territorio interessato dal CIS. Sono state fatte pervenire, in maniera celere e completa, ab origine, tutte le comunicazioni istituzionali ai soggetti ed enti destinatari del Contratto. Ho incontrato, de visu, i sindaci in diverse province, nelle sedi delle Prefetture (Uffici Territoriali del Governo), per spiegare i meccanismi del CIS e rispondere alle loro domande; raccogliendo anche indicazioni per chiarimenti tecnici, prontamente pubblicati sul sito dell’Agenzia della Coesione Terriroriale. Tali occasioni di confronto, hanno permesso di far emergere esigenze ed anticipato problematiche anche esulanti l’ambito del CIS. Questo, ha permesso l’ascolto e la vicinanza del Governo nazionale sul territorio locale, in coordinamento con l’insostituibile collaborazione dei nostri Prefetti che, tuttora, ringrazio per il delicato lavoro che svolgono.

Gli incontri con la Regione Calabria sono stati cruciali, in particolare con i Presidenti Nino Spirlì e Roberto Occhiuto e le loro strutture tecniche, che hanno facilitato la firma finale del Contratto. Sottoscrizione avvenuta il 21 giugno 2022, a Tropea (VV), presso il Palazzo Santa Chiara, alla presenza fisica e telematica dei Sindaci e della Regione Calabria, dei Ministeri competenti (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale,   Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dell’Interno, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Ministero della Transizione Ecologica), dell’ACT, di Invitalia, del Gabinetto del Ministro e di molte autorità civili, militari e religiose del territorio calabrese. E’ qui utile ricordare che, nella fase di avvio erano pervenute 1187 proposte progettuali dalla Calabria, dalle quali sono stati poi selezionati, in base al budget disponibile e ai criteri stabiliti, 110 interventi prioritari. Gli altri interventi pervenuti, ritenuti strategici e corrispondenti ai criteri adottati, sono stati inseriti in due ulteriori elenchi di “media” e “bassa” priorità. La mia idea era quella di lavorare, subito dopo, ad un nuovo Contratto istituzionale di sviluppo per reperire risorse aggiuntive, ma la caduta prematura del Governo Draghi (nel luglio 2022) ha ostacolato tali impegni. Tuttavia, altri progetti  del CIS Calabria già selezionati, possono essere rivalutati in qualsiasi momento. Mi auguro che il Ministro Raffaele Fitto e la Presidenza del Consiglio del Governo Meloni possano riprendere in mano questo dossier

L’avanzamento dei progetti finanziati sta proseguendo, in linea con altri contratti analoghi. Ne abbiamo contezza grazie al monitoraggio trimestrale delle Politiche di Coesione della Ragioneria Generale dello Stato. Altre informazioni, invece, le reperisco “sul campo”, grazie al garbo istituzionale e allo zelo di Sindaci che ne danno notizia alle loro comunità o ai quali chiedo informazioni e che si apprestano ad avviare le gare o i lavori di alcune opere.

Il mio timore è che si perdano i 227 milioni di euro di finanziamenti assegnati a quei Comuni beneficiari che ancora non li hanno utilizzati. Per questo sollecito le Amministrazioni locali beneficiarie ed i Sindaci a procedere, entro l’estate del 2025, all’affidamento dei lavori. Rimango a disposizione per ogni supporto istituzionale qualora ci fossero difficoltà o impedimenti.

Occorre, inoltre, vigilare sulle misure e le linee di finanziamento già esistenti a favore del Sud, nel segno del superamento dei divari territoriali.

Temo riforme attuali, come quella dell’autonomia differenziata, che non si fanno carico della sperequazione esistente e del rischio di spopolamento e desertificazione economica di molte aree del Paese. Non si dimentichi che, il nostro Mezzogiorno d’Italia, si trova nel cuore del Mediterraneo e sarà sempre più cruciale per il destino dell’UE e di molti equilibri geopolitici internazionali.

N.B. Leggi qui il Contratto e l’elenco degli enti beneficiari –> https://www.agenziacoesione.gov.it/wp-content/uploads/2022/12/CIS_Calabria_Con_Allegati_per_firma-signed.pdf

On. Dalila Nesci

Già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il Sud e la Coesione territoriale del Governo Draghi e Parlamentare della Repubblica Italiana della XVII e XVIII legislatura.

nesci_d@camera.it